I guappi.

Film di Pasquale Squitieri del 1974.
I tre interpreti principali sono Claudia Cardinale, Franco Nero e Fabio Testi.
Si tratta di una bella pellicola girata in costume, ambientata nella Napoli di fine ottocento. Come può essere facilmente desunto dal titolo, il film tratta di vicende e mentalità legate alla realtà camorristica che già alla fine del XIX secolo caratterizzavano la città partenopea. Ovviamente non stiamo parlando della camorra di oggi ma di una tipologia di controllo del territorio e di personaggi capaci di contraddistinguersi per un proprio codice d’onore. Una vera e propria società segreta.
Nel film è presente anche un interessante rituale di affiliazione, che assomiglia per certi versi a quello che – si dice – riguarderebbe la massoneria.
Franco Nero(Nicola Bellizzi), detto ” coppola rossa”, viene dalla strada. E’ -alla fine dei conti- anche lui un guappo, ma è stato capace di intraprendere una strada diversa. Studiava vergognandosi di ciò che la gente diceva di lui. O’ studente lo chiamavano, in senso dispregiativo. Bellizzi studiava per diventare avvocato e affrancarsi da una vita al di fuori della legge, una vita di coltello ed intimidazione.
Fabio Testi è Core ‘E Fierro, ovvero don Gaetano Fungillo. Si tratta di un guappo in piena regola; un boss secondo la terminologia odierna. Ben presto affronterà Bellizzi per una questione di morra non autorizzata, giocata da quest’ultimo sul territorio di Core ‘E Fierro. Tra i due è subito scontro: una sfida tra due abili coltelli.
I due galli vengono però interrotti dall’intervento della polizia e del Delegato Aiossa interpretato dal bravo Raymond Pellegrin. Ovviamente si sbarazzano dei coltelli e fanno finta di essere due vecchi amici, secondo il tipico codice d’onore camorristico dell’epoca improntato all’assoluta omertà nei rapporti con le forze dell’ordine. Bellizzi potrebbe parlare e mandare in galera Core ‘E Fierro ma non lo fa. Il Delegato è costretto a lasciar perdere, anche se non smetterà mai di tener d’occhio Core ‘E Fierro , come le vicende successive ben dimostreranno.
Don Gaetano Fungillo apprezza il comportamento di Bellizzi e i due diventano amici.
Core ‘E Fierro autorizza Bellizzi a muoversi in piena libertà sul suo territorio e i due cominciano a passare molto tempo assieme e a “regolare” qualche questione in sospeso.
Claudia Cardinale interpreta la parte dell’amante di don Fuggillo. In realtà si tratta di una prostituta, causa di molti mali per Core ‘E Fierro ma anche della sua (temporanea) salvezza.
Raymond Pellegrin è un convincente Delegato di Pubblica Sicurezza, a dir poco luciferino nella sua capacità di ricatto. Stiamo parlando di un personaggio losco, arruolato nelle forze dell’ordine a seguito di una politica di repressione dei moti insurrezionali che caratterizzeranno il meridione dopo l’Unità d’Italia. Lo Stato di allora scelse di affidarsi a questi individui -ai confini della criminalità o addirittura affiliati veri e propri- capaci però di una consolidata abilità nel riportare l’ordine.
La storia è convincente. Belli i costumi dell’epoca, azzeccata la ricostruzione storica e la determinazione della psicologia dei personaggi. Molto bravo Fabio Testi.

Ciò che si vede nel film rispecchia effettivamente un tipo di forma mentis diffusa all’epoca tra chi faceva parte della camorra e chi ne era al di fuori in una condizione di subordinazione e sudditanza.
Non c’è alcuna connotazione manichea nei personaggi. Ognuno ha anzi una profonda umanità capace di renderlo credibile.
Film consigliato, anche se il DVD è privo di sottotitoli (a mio parere indispensabili in un film dove i dialoghi sono per metà in napoletano) e si caratterizza per un audio non perfetto nei primi 60 minuti.
La qualità video è buona.

Un bel trailer francese.

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